Sono nato a Livorno nel 1971 e a 4 anni ho distrutto la mia prima reflex!
Sin da bambino le fotografia mi appassionava talmente tanto che finivo sempre per avere una macchina fotografica in mano, esplorando quel mondo dietro l’obiettivo e, immancabilmente, combinando qualche danno all’attrezzatura dei miei genitori.
Poggiare l’occhio dietro a quel simpatico mirino mi permetteva di stravolgere i canoni oggettivi dell’immagine: attraverso la macchina fotografica tutto assumeva forme e colori diversi.
Non amo definirmi “fotografo”, perché l’arte fotografica è cosa estremamente importante , sofisticata, armoniosa, complessa, che deve essere sentita dentro lo stomaco. Oggi il sostantivo “fotografo” viene troppo spesso usato e abusato.
Io sono, semplicemente, uno “scattografo”, colui che disegna con lo scatto, che ama sentire quel click all’apertura dell’otturatore e il rumore dello specchio che batte sulla camera.